Castello di Chignolo Po
La parte più antica del Castello, nato come fortezza su di un'altura, è la grande Torre, dalla quale si controllava un lungo tratto del Po (Cuneulus super Padum). Dal 1700 al 1730 esso fu ampliato e trasformato da Fortezza medioevale in una vera e propria Reggia settecentesca, dove soggiornarono Papi, Imperatori, Re, Principi e Arciduchi. Ad artisti di scuola tiepolesca venne affidata la realizzazione degli stucchi e dei dipinti che impreziosiscono le sale di rappresentanza del Castello. L'opera fu realizzata per volere e finanziamento del proprietario dell'epoca, il Cardinale Agostino Cusani Visconti (1655 - 1715), che fu Ambasciatore del Papa presso la Repubblica Veneziana ed alla Corte di Luigi XIV a Parigi, nonchè Vescovo di Pavia. A seguito di tale grandiosa opera, il Castello di Chignolo Po venne denominato e conosciuto nel mondo come "la Versailles della Lombardia".
La parte più antica del Castello, nato come fortezza su di un'altura, è la grande Torre, dalla quale si controllava un lungo tratto del Po (Cuneulus super Padum). Dal 1700 al 1730 esso fu ampliato e trasformato da Fortezza medioevale in una vera e propria Reggia settecentesca, dove soggiornarono Papi, Imperatori, Re, Principi e Arciduchi. Ad artisti di scuola tiepolesca venne affidata la realizzazione degli stucchi e dei dipinti che impreziosiscono le sale di rappresentanza del Castello. L'opera fu realizzata per volere e finanziamento del proprietario dell'epoca, il Cardinale Agostino Cusani Visconti (1655 - 1715), che fu Ambasciatore del Papa presso la Repubblica Veneziana ed alla Corte di Luigi XIV a Parigi, nonchè Vescovo di Pavia. A seguito di tale grandiosa opera, il Castello di Chignolo Po venne denominato e conosciuto nel mondo come "la Versailles della Lombardia".