La Storia
Dopo il periodo tardo-romano e celtico, cui risalgono il nome (da brug, brughiera) e il nucleo primitivo del paese identificabile col sito dell'attuale Cascina Colombina, superato inoltre il periodo longobardo e alto-medievale, sui quali manca documentazione scritta, Borgarello è citata per la prima volta nel 1181 per una tassa di "fodro" (foraggio) imposta agli abitanti per necessità belliche, in quanto alleati del Barbarossa. I capi-famiglia elencati come tassabili erano in tutto cinque, per una somma totale di cento soldi, all'epoca cifra considerevole. Il 16 gennaio 1191 un lascito sottoscritto da Uberto Bellegnano assegna al monastero di S. Pietro in Ciel d'Oro una rendita annua di soldi quattro sul campo di Borgarello, detto "La Vigna Vecchia"...
Dal 1809 al 1816 Borgarello fu accorpato a San Genesio. Nel 1816 il governo austriaco sostituì la figura del Sindaco con quella dell’Agente Comunale. Dal 1860, con l’Unità d’Italia, si tornò al precedente sistema sindacale con l’istituzione anche dei consiglieri comunali. Borgarello contava allora 686 abitanti, di cui solo una trentina con diritto di voto, per censo e istruzione. La scuola era assicurata solo fino alla terza elementare. Dopo l’inaugurazione del nuovo edificio scolastico, avvenuta nel 1930, si garantì l’istruzione fino alla quarta elementare. Due maestre, Luigia De Donigi e Ida Rancati, mantennero l’incarico per numerosissimi anni.
Per la storia recente di Borgarello, si segnala che nel 1928 il paese fu incorporato nel Comune di Certosa e solo nel 1958 recuperò la propria identità amministrativa.