La via delle Mondine
La mondina: questa donna che ricordiamo sempre china nelle risaie a strappare le erbacce. Questo itinerario si sviluppa nel territorio Lomellino. Visitiamo innanzitutto Pavia: questa città, oggi capoluogo di una fertile Provincia dedita alla coltivazione del riso ed alla produzione dei famosi vini dell’Oltrepò Pavese, fu capitale del regno longobardo. Dal Medioevo Pavia è sede di una delle più antiche università italiane. La città fu conquistata nel 572 dai Longobardi che la elessero a capitale del loro regno con il nome di Papia. Dopo due secoli di regno Pavia fu conquistata da Carlo Magno. Durante le guerre tra l'imperatore tedesco Federico Barbarossa e i comuni della Lega Lombarda, Pavia fu fedele all'esercito imperiale. Fu annessa dal 1360 al Ducato di Milano, sotto il dominio della famiglia Visconti dopo aver perso gradualmente importanza dal punto di vista politico. Il 24 febbraio 1525 si svolse una importante battaglia tra i Francesi e gli Imperiali. Venne vinta da questi ultimi, grazie al capitano di ventura che ferendo il cavallo del re Francesco I di Francia, ne permise la cattura. Ci dirigiamo verso Zerbolò, dove potremo dare uno sguardo dall’esterno ai due castelli Parasacco e Beccaria e fare una visita all’oasi naturalistica della cascina Venara, luogo di ritrovo e riproduzione delle cicogne. Continuiamo il nostro itinerario attraversando Tromello, le cui origini affondano nel XII secolo e ci dirigiamo verso Mede percorrendo delle belle strade tra le risaie. Non dimentichiamo però di fare una breve sosta per una visita alla pieve di Velezzo, piccolo comune la cui importanza nel passato fu soprattutto religiosa. La sosta a Mede, che in epoca romana fu un importante centro economico, sarà un pochino più lunga anche per una visita all’antica riseria Masinari. Il nostro itinerario prosegue verso Frascarolo dove potremo visitare un originale museo del contadino. Non dimentichiamo una deviazione all’Abbazia di Acqualunga, un insediamento monacale che va fatto risalire all'anno 1180/1181, quando Ascherio, abate del monastero di Rivalta Scrivia (presso Tortona), giunse in zona e fondò una "ecclesia" ed una "domus". Anche Pieve del Cairo, insediamento gallo-romano fu sede di un’importante basilica cristiana. Da Pieve ci spostiamo a Lomello, l’antica Laumellum, un importante insediamento romano, Gli antichi eruditi attribuivano Lomello ai Levi, fondatori di Pavia. In epoca romana fu un centro importante in quanto luogo di sosta e non solo di cambio cavalli, lungo la strada che da Piacenza, portava a Torino ed ai passi alpini. Tornando a Pavia possiamo prevedere una visita al Castello di Scaldasole ed all’Esposizione permanente dell’Energia a Sannazzaro dè Burgondi. Lungo tutto l’itinerario abbiamo la possibilità di avvicinarci alle garzaie, luoghi in cui nidificano collettivamente le specie di Aironi (fam. Ardeidi) con abitudini coloniali. La garzaia è generalmente costituita da un bosco umido con terreno paludoso, da un arbusteto o da un canneto. Lungo il nostro itinerario le troviamo a Frascarolo (Acqualunga) e Lomello. Tempo necessario: 3 giorni con spostamenti in automobile.
La mondina: questa donna che ricordiamo sempre china nelle risaie a strappare le erbacce. Questo itinerario si sviluppa nel territorio Lomellino. Visitiamo innanzitutto Pavia: questa città, oggi capoluogo di una fertile Provincia dedita alla coltivazione del riso ed alla produzione dei famosi vini dell’Oltrepò Pavese, fu capitale del regno longobardo. Dal Medioevo Pavia è sede di una delle più antiche università italiane. La città fu conquistata nel 572 dai Longobardi che la elessero a capitale del loro regno con il nome di Papia. Dopo due secoli di regno Pavia fu conquistata da Carlo Magno. Durante le guerre tra l'imperatore tedesco Federico Barbarossa e i comuni della Lega Lombarda, Pavia fu fedele all'esercito imperiale. Fu annessa dal 1360 al Ducato di Milano, sotto il dominio della famiglia Visconti dopo aver perso gradualmente importanza dal punto di vista politico. Il 24 febbraio 1525 si svolse una importante battaglia tra i Francesi e gli Imperiali. Venne vinta da questi ultimi, grazie al capitano di ventura che ferendo il cavallo del re Francesco I di Francia, ne permise la cattura. Ci dirigiamo verso Zerbolò, dove potremo dare uno sguardo dall’esterno ai due castelli Parasacco e Beccaria e fare una visita all’oasi naturalistica della cascina Venara, luogo di ritrovo e riproduzione delle cicogne. Continuiamo il nostro itinerario attraversando Tromello, le cui origini affondano nel XII secolo e ci dirigiamo verso Mede percorrendo delle belle strade tra le risaie. Non dimentichiamo però di fare una breve sosta per una visita alla pieve di Velezzo, piccolo comune la cui importanza nel passato fu soprattutto religiosa. La sosta a Mede, che in epoca romana fu un importante centro economico, sarà un pochino più lunga anche per una visita all’antica riseria Masinari. Il nostro itinerario prosegue verso Frascarolo dove potremo visitare un originale museo del contadino. Non dimentichiamo una deviazione all’Abbazia di Acqualunga, un insediamento monacale che va fatto risalire all'anno 1180/1181, quando Ascherio, abate del monastero di Rivalta Scrivia (presso Tortona), giunse in zona e fondò una "ecclesia" ed una "domus". Anche Pieve del Cairo, insediamento gallo-romano fu sede di un’importante basilica cristiana. Da Pieve ci spostiamo a Lomello, l’antica Laumellum, un importante insediamento romano, Gli antichi eruditi attribuivano Lomello ai Levi, fondatori di Pavia. In epoca romana fu un centro importante in quanto luogo di sosta e non solo di cambio cavalli, lungo la strada che da Piacenza, portava a Torino ed ai passi alpini. Tornando a Pavia possiamo prevedere una visita al Castello di Scaldasole ed all’Esposizione permanente dell’Energia a Sannazzaro dè Burgondi. Lungo tutto l’itinerario abbiamo la possibilità di avvicinarci alle garzaie, luoghi in cui nidificano collettivamente le specie di Aironi (fam. Ardeidi) con abitudini coloniali. La garzaia è generalmente costituita da un bosco umido con terreno paludoso, da un arbusteto o da un canneto. Lungo il nostro itinerario le troviamo a Frascarolo (Acqualunga) e Lomello. Tempo necessario: 3 giorni con spostamenti in automobile.